Più tasse per tutti

 

 

[Fonte: Il Sole 24 Ore – altri grafici qui e qui]

Milano, sede delle maggiori imprese italiane e prima città italiana per PIL pro capite, dovrebbe essere tappezzata di manifesti con questo grafico. Altro che zingaropoli.

Il grafico illustra perfettamente il fallimento di Berlusconi in un campo, quella della riduzione della pressione fiscale,  che è sempre stato oggetto di promesse elettorali forti del suo essere imprenditore e dell’avere interesse personale (un altro) a pagare meno tasse: se ha fallito anche in questo come può pensare di tener fede a tutto il resto?

Via Wil

Presidente come va?

Massimo Gramellini a proposito della “ficcante” intervista del Tg1 al Presidente del Consiglio rileva che l’intervistatore oltre alle tre ne avrebbe potuta fare una quarta:

1. Presidente, negli ultimi due anni l’Italia ha tenuto alto l’argine della stabilità dei conti, come hanno riconosciuto l’Europa e il Fondo Monetario Internazionale. Ora è il momento di tornare a crescere. In che modo?

2. Molti analisti affermano che l’Italia è ancora un Gulliver, ovvero un gigante bloccato da lacci e laccioli. Lei è sceso in politica nel 1994 promettendo la rivoluzione liberale*. Per dare una scossa alla nostra economia è arrivato il momento di andare fino in fondo?

3. Proprio su questi temi lei ha fatto una proposta all’opposizione che ha risposto che non è credibile. Ma dietro questo rifiuto, secondo lei, aleggia il partito della patrimoniale, la vecchia ricetta che per risolvere i conti della nostra economia punta sempre sulla scorciatoia dell’aumento della pressione fiscale?

Domande dure, niente da dire. Di quelle che lavorano ai fianchi l’interlocutore, specie nel caso in cui soffra di solletico. A volte capita di leggerle anche sui giornali, ma sussurrate all’ora di cena sul primo canale della tv di Stato fanno tutto un altro effetto. Pur intimidito dalla prospettiva di trovarmi al cospetto di un superuomo che teneva entrambe le mani sopra la cartina geografica del mondo intero, al posto dell’intervistatore del Tg1 avrei approfittato della storica circostanza per rivolgere a Berlusconi una domanda ancora più insidiosa.

4. Presidente, come va?

Il link a “non leggere questo blog” è mio.

Ci siamo: è alla frutta

Giuliano Berlusconi, come lo definisce Gad Lerner sul suo blog, apre al PD chiedendo collaborazione in Parlamento, “in forme da concordare, per discutere senza pregiudizi ed esclusivismi un grande piano bipartisan per la crescita dell’economia italiana”.

Sperando che Bersani non ci caschi, questa richiesta è il segno evidente che:

  1. Berlusconi non vede più spazi di manovra per allargare la propria maggioranza attraverso un’ulteriore campagna acquisti;
  2. Berlusconi teme qualche brutto scherzo dalla Lega Nord;
  3. Berlusconi non sa più che pesci prendere.

Dai dai, ci siamo quasi!

Berlusconi è ricattabile?

Sabato sera Enrico Mentana, ospite a Che tempo che fa, ad un certo punto rivela qualcosa che fino a quel momento nessuno aveva osato dire in televisione e cioè che qualcuna delle ragazze che ha frequentato le feste del premier avrebbe potuto scattare qualche foto compromettente, lasciando intendere che potrebbero esserci degli sviluppi dolorosi (per Belusconi) per quanto riguarda il Rubygate.

Ieri sera, sempre a Che tempo che fa, l’On. Casini a domanda esplicita di Fazio risponde che si, il premier potrebbe essere sottoposto a ricatto. Quindi ricapitolando: abbiamo un giornalista che lascia intendere che delle foto scomode potrebbero circolare e un onorevole della Repubblica che parla di un premier sotto scacco. Avete capito come siamo messi?

Mai dire Mai

Riporto integralmente l’ottimo lavoro fatto da wil sul suo blog:


27.09.1988
– Non ho mai pagato la quota di iscrizione alla P2.
13.09.1993 – Non ho mai detto che fonderò un partito, il mio partito non ci sarà mai.
20.10.1993 – Non ho mai usato i miei mezzi mediatici per aggredire un concorrente.
01.11.1993 – Non ho mai promesso, offerto o pagato tangenti a chicchessia, lo giuro.
11.01.1994 – Non ho mai interferito con la linea del Giornale.
07.04.1994 – Non ho mai parlato a vuoto in vita mia, la mia vita lo dimostra. Continua a leggere “Mai dire Mai”