FAI del Padiglione Conolly dell’ex Ospedale Psichiatrico di Siena il tuo Luogo del Cuore #FAI

Vota anche tu per il Padiglione Conolly dell’Ex Ospedale Psichiatrico di Siena e fanne il tuo Luogo del Cuore #FAI

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In attesa dell’esito della campagna bellezza@governo.it, a cui ho partecipato con la mia firma nel maggio scorso,  è partita una nuova raccolta, sempre a sostegno del Conolly, in adesione alla campagna del FAI (Fondo Ambiente Italiano) “I luoghi del cuore”.

E’possibile votare a favore del Conolly in due modi: on line, cliccando quioppure firmando un modulo cartaceo al momento disponibile presso i seguenti esercizi commerciali:

  1. Pizzeria Orto de’ Pecci, Orto de’ Pecci, Siena;
  2. Libreria Mondadori, via Montanini 112, Siena;
  3. Gelateria il Masgalano, via della Sapienza 47, Siena;
  4. Antiquariato Sena Vetus, via di Città 53, Siena.

Altre postazioni si stanno aggiungendo in questi giorni: se vedete esposta la locandina qui sopra è segno che siete nel posto giusto per firmare.  Io ho firmato on line, voi fate come meglio vi viene, ma fatelo che ne vale la pena

Firma anche tu per salvare il #Conolly

C’è tempo fino al 31 maggio per firmare la petizione a supporto di un progetto da presentare al Governo per la salvaguardia del Padiglione Conolly dell’ex Ospedale Psichiatrico di Siena. Il Governo infatti ha deciso di mettere a disposizione 150 milioni di euro per finanziare “un luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività o un progetto culturale”. Per sottoscrivere la petizione è sufficiente mandare un email a fandriel@gmail.com con nome e cognome, luogo di residenza e qualifica con oggetto “salviamo il Conolly – aderisco”. Le firme verranno messe in calce al progetto.

Io l’ho fatto, tu che aspetti?

Qui il comunicato stampa dell’iniziativa.

Il filmato, realizzato da videodocumentazioni snc, è stato girato nel 2010: oggi il Conolly è messo peggio.

Sono passati due anni e siamo ancora senza il registro per le DAT

Torno a parlare di Registro per il Testamento Biologico, e lo faccio oggi, 25 marzo 2016, quando sono precisi due anni che la Giunta Provinciale (mandato 2009/2014) ha approvato la delibera n. 58/2014 con la quale si dava mandato:

al Dirigente del Settore Affari Istituzionali e Promozione del Territorio di provvedere […] alla costituzione del gruppo di lavoro per la predisposizione dei seguenti documenti:

  • Linee Guida che definiscono le procedure necessarie per la registrazione delle DAT , per la loro conservazione e per garantire la loro effettiva disponibilità di utilizzo al momento dell’insorgere delle relative condizioni di applicabilità;
  • Opuscolo informativo;
  • Modello di Dichiarazione di Volontà Anticipata per i trattamenti sanitari;
  • Glossario dei termini utilizzati;
  • Relazione sulle eventuali modalità telematiche di compilazione, presentazione e conservazione delle D.A.T.;

La delibera era conseguente a quella approvata dal Consiglio Provinciale il 18 ottobre 2013. Quindi un atto dell’organo elettivo.

Ebbene dopo due (2) anni ancora non si è visto niente. Vero che nel frattempo le funzioni delle provincie sono cambiate, vero che i quattrini a disposizione degli enti locali son sempre meno, ma qui si trattava (e si tratta) di istituire un registro senza nessun aggravio di costi per la Pubblica Amministrazione. Qui si tratta soltanto di avere la volontà politica di farlo. Così come la si è avuta per il protocollo di intesa approvato ieri, 24 marzo 2016, che ha coinvolto la Ausl 7, Aido e tutti i 36 Comuni senesi per l’istituzione di un registro per la raccolta di volontà per la donazione degli organi. Per questo a dare l’incipit fu l’allora Sindaco di Chiusi Stefano Scaramelli; per la richiesta di istituire il registro per le DAT (Dichiarazioni Anticipate di Trattamento – cd. Testamento Biologico) presso l’Amministrazione Provinciale di Siena fu lo scrivente che presentò specifica mozione nel Consiglio Provinciale di allora. Con evidenti risultati diversi.

In questi due anni non ho mancato di punzecchiare chi di dovere ma senza risultati tangibili. Vediamo se oggi, con questo mio post succede qualcosa.

 

Per non dimenticare

Ok la Banca ha restituito i Monti Bond e ora siamo tutti più contenti e rilassati, ma leggete cosa si diceva il 5 maggio 2006, sulla stampa locale e nazionale, all’indomani della presentazione del Bilancio 2005 della Fondazione Mps. Così tanto per ricordare cosa eravamo e cosa siamo diventati: art. 1art. 2art. 3 e art. 4.

Blogger che non bloggano

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Questo blog è moribondo, soltanto 7 post nell’ultimo anno, e vi ho detto tutto. Lo tengo in vita, come una pianta di orchidea sfiorita, aspettando che prima o poi da qualche parte salti fuori un butto che dia nuova speranza di florescenza. Insomma aspetto che mi pigli lo sghiribizzo di scrivere. E vediamo se questa è la volta buona.

Era un po’  di tempo che lo volevo fare. Cioè scrivere due cose a proposito della blogosfera senese e in particolar modo di quella che scrive prevalentemente di politica, dei politici e di tutto ciò che fa riferimento al groviglio armonioso. Scriverò di loro più che altro perché sono i blog  che leggo più spesso: sono abbonato infatti ai loro feed e, tempo permettendo, li leggo più o meno quotidianamente. Lasciando da parte i contenuti, su quelli semmai ci tornerò in altra occasione, mi voglio soffermare su un aspetto che i loro autori trascurano e a cui tengo molto: il blogging. Scrivere è un conto, bloggare un altro. Loro scrivono più che altro. E siccome costoro si ritengono blogger, allora che si comportino come tali: non è che il blogger è solo colui che crea contenuti su un diario on line. Si blogga quando, riferendosi ad un determinato argomento che è possibile reperire in rete, lo si richiama mediante un link. Si blogga quando, riferendosi ad un contenuto di un altro blog, lo si cita mediante un permalink. Vi chiederete che importanza ha tutto ciò. Lo ha eccome. Primo perché chi legge ha poco tempo e non sempre è a conoscenza del contesto cui si riferisce il post che sta leggendo, secondo perché, specie per i permalink, si contribuisce alla condivisione dei contenuti e alla loro fruizione da parte dei lettori. Terzo perché contribuisce a far crescere il numero di lettori di entrambi i blog. Insomma è un’operazione  win win. Se cito un fatto, un articolo, una persona la cui conoscenza e lettura potrebbe allargare la conoscenza del lettore, e se questi fatti, articoli e persone sono reperibili in rete, la cosa migliore da fare è linkare. Punto. Altrimenti si scrive come se si scrivesse su un quotidiano di carta.  Fateci caso, anzi fatevi un giro, e ditemi se non ho ragione. Spesso queste mancanze sono dovute alla pigrizia degli autori – andiamo tutti di fretta questo si sa – ma ho la sensazione che tra i blogger senesi si tratti di orticelli da coltivare. Altrimenti non si spiega. Non vorrei essere frainteso però: a loro va dato il merito di aver contribuito, e in molti caso provveduto, a informare gli ignari senesi su fatti e argomenti di cui la stampa locale taceva allegramente e quindi bene così, anzi continuate così. Alimentate il dibattito. Anche quando prendete qualche cantonata. E non ve la prendete con questo post, e tanto meno con lo scrivente: lo faccio per noi lettori 🙂 Continua a leggere “Blogger che non bloggano”