Questo blog è moribondo, soltanto 7 post nell’ultimo anno, e vi ho detto tutto. Lo tengo in vita, come una pianta di orchidea sfiorita, aspettando che prima o poi da qualche parte salti fuori un butto che dia nuova speranza di florescenza. Insomma aspetto che mi pigli lo sghiribizzo di scrivere. E vediamo se questa è la volta buona.
Era un po’ di tempo che lo volevo fare. Cioè scrivere due cose a proposito della blogosfera senese e in particolar modo di quella che scrive prevalentemente di politica, dei politici e di tutto ciò che fa riferimento al groviglio armonioso. Scriverò di loro più che altro perché sono i blog che leggo più spesso: sono abbonato infatti ai loro feed e, tempo permettendo, li leggo più o meno quotidianamente. Lasciando da parte i contenuti, su quelli semmai ci tornerò in altra occasione, mi voglio soffermare su un aspetto che i loro autori trascurano e a cui tengo molto: il blogging. Scrivere è un conto, bloggare un altro. Loro scrivono più che altro. E siccome costoro si ritengono blogger, allora che si comportino come tali: non è che il blogger è solo colui che crea contenuti su un diario on line. Si blogga quando, riferendosi ad un determinato argomento che è possibile reperire in rete, lo si richiama mediante un link. Si blogga quando, riferendosi ad un contenuto di un altro blog, lo si cita mediante un permalink. Vi chiederete che importanza ha tutto ciò. Lo ha eccome. Primo perché chi legge ha poco tempo e non sempre è a conoscenza del contesto cui si riferisce il post che sta leggendo, secondo perché, specie per i permalink, si contribuisce alla condivisione dei contenuti e alla loro fruizione da parte dei lettori. Terzo perché contribuisce a far crescere il numero di lettori di entrambi i blog. Insomma è un’operazione win win. Se cito un fatto, un articolo, una persona la cui conoscenza e lettura potrebbe allargare la conoscenza del lettore, e se questi fatti, articoli e persone sono reperibili in rete, la cosa migliore da fare è linkare. Punto. Altrimenti si scrive come se si scrivesse su un quotidiano di carta. Fateci caso, anzi fatevi un giro, e ditemi se non ho ragione. Spesso queste mancanze sono dovute alla pigrizia degli autori – andiamo tutti di fretta questo si sa – ma ho la sensazione che tra i blogger senesi si tratti di orticelli da coltivare. Altrimenti non si spiega. Non vorrei essere frainteso però: a loro va dato il merito di aver contribuito, e in molti caso provveduto, a informare gli ignari senesi su fatti e argomenti di cui la stampa locale taceva allegramente e quindi bene così, anzi continuate così. Alimentate il dibattito. Anche quando prendete qualche cantonata. E non ve la prendete con questo post, e tanto meno con lo scrivente: lo faccio per noi lettori 🙂 Continua a leggere “Blogger che non bloggano”